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Recupero del credito da un inquilino moroso: come possiamo procedere?

L’affitto di una proprietà può rappresentare una fonte di reddito importante, ma comporta anche dei rischi, soprattutto quando l’inquilino smette di pagare il canone d’affitto che era stato precedentemente concordato o le spese condominiali.

Quando si trova di fronte a un inquilino moroso, il proprietario deve affrontare un processo di recupero crediti complesso, che può coinvolgere sia azioni legali che metodi più conciliativi. Ma come si può agire per recuperare il credito da un inquilino moroso?

Come recuperare soldi da un affitto non pagato?

Recuperare i soldi di un affitto non pagato può essere un processo lungo e complesso, soprattutto quando l’inquilino non collabora. Prima di intraprendere qualsiasi azione legale, è consigliabile tentare una via conciliativa. Spesso, la morosità dell’inquilino può essere temporanea o dovuta a situazioni impreviste. Per iniziare è necessario inviare una comunicazione scritta formale (raccomandata con ricevuta di ritorno o PEC) in cui si sollecita il pagamento dei canoni arretrati, fissando una scadenza per il saldo. Questa comunicazione rappresenta il primo passo ufficiale nella procedura di recupero del credito.

Se l’inquilino manifesta la volontà di pagare, ma non ha immediatamente le risorse per farlo, si può cercare di trovare un accordo amichevole. Questo può consistere in un piano di rientro rateale che permetta all’inquilino di dilazionare i pagamenti arretrati nel tempo. Un accordo di questo tipo dovrebbe sempre essere messo per iscritto e firmato da entrambe le parti, specificando tempi e modalità di pagamento.

Ma se l’inquilino continua a non pagare e non risponde alle sollecitazioni? Il proprietario può avviare una procedura legale presentando un’ingiunzione di pagamento. Questo strumento legale consente al locatore di ottenere rapidamente un titolo esecutivo per il recupero delle somme dovute. L’ingiunzione deve essere richiesta al tribunale competente e si basa su una documentazione completa del debito, inclusi i contratti di locazione e le comunicazioni di sollecito.

Sfratto per morosità

Oltre all’ingiunzione di pagamento, il proprietario può richiedere al giudice lo sfratto per morosità.

Questo procedimento prevede che il giudice emetta un provvedimento che obbliga l’inquilino a lasciare l’immobile entro una certa data. Una volta ottenuto il provvedimento di sfratto, il proprietario può procedere con l’esecuzione forzata, coinvolgendo l’ufficiale giudiziario per liberare l’immobile.

Pignoramento dei beni o del conto corrente

Nel caso in cui l’inquilino continui a non pagare dopo aver ottenuto il provvedimento di ingiunzione di pagamento o lo sfratto, il locatore può richiedere un pignoramento dei beni dell’inquilino, inclusi mobili, veicoli o addirittura il conto corrente. Questo passaggio, sebbene costoso e lungo, può portare al recupero del credito attraverso la vendita forzata dei beni dell’inquilino.

Come recuperare le spese condominiali dall’inquilino moroso?

Oltre all’affitto, le spese condominiali sono un’altra voce che l’inquilino è solitamente tenuto a pagare. Quando l’inquilino non versa le quote condominiali, il proprietario si trova spesso a dover affrontare richieste di pagamento da parte dell’amministratore di condominio.

Il contratto di locazione solitamente specifica che le spese ordinarie (come la manutenzione degli spazi comuni o la pulizia) sono a carico dell’inquilino, mentre quelle straordinarie rimangono a carico del proprietario.

Similmente a quanto visto per l’affitto, è fondamentale inviare una richiesta scritta all’inquilino in cui si chiede il pagamento delle spese condominiali non versate. Anche in questo caso, è importante fissare una scadenza precisa e documentare la richiesta con i dettagli delle spese dovute.

Se l’inquilino non rispetta la richiesta di pagamento, anche in questo caso, il proprietario può intraprendere delle azioni legali. La procedura è simile a quella descritta per il recupero dell’affitto non pagato. Il proprietario può richiedere un’ ingiunzione di pagamento per le somme relative alle spese condominiali. Questa ingiunzione può includere sia le spese ordinarie non pagate dall’inquilino che eventuali costi straordinari che il locatore ha dovuto anticipare.

È importante notare che il condominio non può agire direttamente contro l’inquilino moroso per il recupero delle spese condominiali, ma si rivolgerà al proprietario dell’immobile. Ciò significa che, se l’inquilino non paga le spese, il proprietario è legalmente tenuto a versarle al condominio. Una volta saldato il debito con il condominio, il proprietario potrà rivalersi sull’inquilino moroso attraverso le azioni legali sopra descritte.